Video Village
– WWVF Edition 2004
Video Village
è un festival di media arte che, attraverso mostre, concerti,
spettacoli e conferenze, vuole esplorare l’immaginario e le
culture generate dal progresso tecnologico. Video Village è
stato pensato per diventare una comunità ideale, una
piattaforma reale e virtuale dove
il visitatore avrà una parte attiva nella fruizione e nell’elaborazione
delle idee e delle forme del futuro.
Video Village è organizzato dall’associazione culturale
Art-U
e curato da Isabella Galli
e Marina Turco,
in collaborazione con il direttore del WWVF Tom
van Vliet.
Video Village is a media art festival
that aims at analysing new cultures derived from technological progress,
by organising exhibitions, concerts, performances and conferences.
Video Village is an ideal community, a real and virtual platform
where visitors can actively participate in building the ideas and
forms of the future.
Video Village is organized by Art-U and curated by Isabella Galli
and Marina Turco, in collaboration with Tom van Vliet, director
of the WWVF.
Concept
Video Village si inserisce nella ‘cornice’ di Futurshow
3004, dedicato quest’anno alla ‘teoria delle tre T’,
dell’economista americano Richard Florida. Secondo Florida
i tre concetti “talento, tecnologia e tolleranza” sono
alla base dello sviluppo e dell’innovazione nelle società
contemporanee. Il legame tra economia, strutture sociali, tecnologia
e cultura ispira molti dei video presenti a VV. E-dentità,
‘identità elettroniche’ è il tema del
festival: identità sociali, economiche, politiche, personali
ed estetiche influenzate dalla ‘rivoluzione dei nuovi media’.
Le tecnologie della comunicazione hanno svolto un ruolo fondamentale
nella nascita della network society.
Manuel Castells definisce così le società contemporanee,
in cui "l'information technology" è causa determinante
di radicali cambiamenti non solo politici, sociali ed economici,
ma soprattutto antropologici e culturali. I 'flussi' sempre più
complessi e numerosi di informazioni e di esseri umani che attraversano
il pianeta hanno rimesso in discussione l'identità degli
individui, dei gruppi sociali e politici. Due termini come globalizzazione
e identità sono stati visti
spesso come opposti e inconciliabili. Ma solo all'interno del network
globale possono ricostituirsi, faticosamente e con molti conflitti,
le nuove identità locali. E solo non negando, bensì
'personalizzando' il progresso tecnologico, si potrà costruire
un equilibrio mondiale.
Video Village will be presented inside
the 'frame' of Futurshow 3004, dedicated this year to the "theory
of the three T", technology, talent and tolerance, of the American
economist Richard Florida. According to Florida, these three concepts
are the most important elements that can breed innovation and development
in modern societies. The link between economy, social structures,
technology and culture is the subject of many video works presented
at Video Village as well. E-dentità, 'electronic identities'
is the theme of the festival: social, economic, political, personal,
aesthetic identities, influenced by the new media revolution…
world wide.
Communication technologies played a fundamental role in the rise
of the “network society”. This is the term used by Spanish
sociologist Manuel Castells to describe modern societies, where
information technology has produced massive political, social, economic,
and, most of all, anthropological and cultural changes. In a world
of global flows of wealth, power, and images, the search for identity,
collective or individual, becomes the fundamental source of social
meaning. Globalisation and identity are often described as opposite
concepts. Nevertheless, only within the global network can ‘local
identity’ be reconstructed, even in difficult and conflicting
situations. And only through the acceptance and ‘customisation’
of the technological progress, can a global stability be built.
World
Wide Video Festival
Poichè non ci può essere innovazione
senza storia, Video Village comincia la sua esplorazione con una
retrospettiva su un importante festival di videoarte, il World Wide
Video Festival di Amsterdam (1982-), la fondazione olandese che
ha scelto negli ultimi anni di ricercare e promuovere opere di artisti
non occidentali, e di analizzare l’uso delle nuove tecnologie
in contesti sociali e politici diversi dal nostro.
There is no innovation without history,
so Video Village chose to start this exploration with an historical
retrospective on an important video art festival, the World Wide
Video Festival of Amsterdam. The Dutch foundation researched and
promoted works from non-western artists, and analysed the use of
new technologies in different social and political contexts.
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