World Wide Africa: Minnette Vári
(Sudafrica | South Africa)

Alien (1998) 2 min. Nel 1994, anno delle prime elezioni democratiche in Sudafrica, Vári guarda i servizi della CNN sui cambiamenti politici nel suo paese. Colpita dalla frammentarietà dei servizi, filma con la sua telecamera la TV.
Adottando la strategia della ripetizione propria dei mass-media, il video presenta un carosello di immagini in cui l’artista sostituisce se stessa ai personaggi filmati, distorcendo il proprio corpo e sottolineando così le differenze tra ciò che lei ha vissuto in Sudafrica e ciò che viene comunicato dai mass media sul suo paese.

In 1994, the year of the first democratic elections in South Africa, Vári watched CNN’s reports of the political upheavels in her country. Struck by the fragmentation of the reporting, she filmed the television screen with her camera. Adopting the mass media strategy of repetition, the movie presents a carousel of pictures, where the artist incorporates her own body in the original information and stresses the differences between the real history of South Africa and what mass media tell us.

Oracle (1999) 4 min. Al centro dello schermo Vári, nuda, come il Saturno di Goya divora le migliaia di servizi sul passato e sul presente del Sudafrica che riempiono le pagine delle investigazioni condotte dalla “Truth and Reconciliation Commission”. L’artista cerca di ingerire fisicamente la storia per identificarsi con essa, vomita e ricomincia ogni volta da capo.

In the middle of the screen Vári, naked, like Goya’s Saturn, staffes masses information on the past and present of Africa, that filled the pages of the investigations conducted by the “Truth and Reconciliation Commission”, into her mouth and disgorges them again.

Mirage (1999) 4 min. Lo stemma nazionale del Sudafrica è rappresentato da Vári
in movimento, mescolando i vari elementi. I simboli si animano e acquistano le sembianze di una donna nuda, che appare e scompare. Il titolo, “Miraggio”, lascia subito capire lo spirito interrogativo e scettico con cui l’artista guarda alla storia e ai suoi simboli.


Vári sets in motion the national coat of arms of South Africa, mixing all the elements. The arms acquire the contours of a naked woman, which appears and dissolves again. The title, “Mirage”, immediately reveals the doubting way the artist looks to the history and her symbols.

REM (2001) 8 min. L’artista sta dormendo nuda; gli spettri del presente e gli animali della savana fluttuano intorno a lei e le si sovrappongono. Ancora una volta sono forti i richiami alla storia personale dell’artista, che è tutt’uno con la storia del suo paese.

The artist lies naked; the spectres of the present and the animals of the Savannah are floating around her, penetrating her. Vári lends form to the desire to understand her history, that is one with that of her country.

The Calling (2003) 4 min. Vári è sul tetto di un palazzo cittadino. Il suo corpo nudo è il simbolo del conflitto interiore dell’artista per trovare un’identità nel Sudafrica che sta cambiando. Dalla sua bocca esce un rettile che evapora nell’aria della notte.

The artist/protagonist crouches atop a building. As in the French tale retold by Luisa Valenzuela, she opens her mouth and tetches up a reptile that evaporate with the air.