East meets West: Jayce Salloum
(Canada-Libano | Canada-Lebanon)

The Ascent of Man (1987) 19 min.
L’affascinante ascesa e probabile caduta dell’uomo (Adamo) sono descritti dall’artista attraverso un montaggio frenetico di immagini televisive. L’assunto umanistico dell’artista si oppone alle ideologie dominanti imposte dal materialismo scientifico. Salloum afferma il suo punto di vista, confrontando lo spettatore con suoni e immagini che parlano direttamente ai sentimenti.

The fascinating ascent and probable fall of man are outlined by the artist through an optimal use of excitingly edited television pictures. Salloum’s humanist stance is directly opposed to the dominant ideologies imposed on humanity by scientific materialism. Salloum expresses his point of view by confronting the viewer with sounds and images that work directly on the emotions.

Once you’ve the Gun you can’t Stop the Bullet (1988) 7 min.
Cosa succede se un video maker prova a sintetizzare gli ultimi tre anni della sua vita in un unico programma? Si accorge che tutto si riduce a sette minuti. Il video può essere suddiviso in un certo numero di ‘territori’: gli aspetti personali; i valori sociali comuni (le brochure di viaggio ‘auto-sperimentate’, la spazzatura televisiva); la realtà politica (il Libano e la guerra tra Iran e Irak). La scena finale dimostra che la cruda realtà è capace di penetrare persino nelle nostre vite ‘visualizzate’. La conclusione è che il ‘villaggio globale’ è imploso in un ‘individuo globale’.

What happens if a video maker tries to compress the past three years of his life into one programme? He finds that everything seems to fit into seven minutes. The video can be divided into a number of ‘territories’: the ultra personal aspects; general social values and norms (self-experienced holiday folders, television junk); political reality (Lebanon and the war between Iran and Iraq). The last scene shows that raw reality can penetrate, even into a ‘visualised’ life. The conclusion must almost be that the theory of ‘the global village’ had imploded into ‘the global individual’.

This is not Beirut (1994) 49 min.
Come è potuto accadere che Beirut, la ‘Perla dell’Est’ si sia trasformata in un ‘Inferno sul mare’? Salloum non trova una risposta, nonostante le migliaia di frammenti di film che ha collezionato negli anni passati su quella che potremmo irriverentemente chiamare ‘la questione araba’. Il problema non è la questione araba in sé, ma il modo in cui i media occidentali la rappresentano: gli stereotipi e le semplificazioni finiscono per produrre falsità.

How could it happen that Beirut was transformed from the ‘Pearl of the East’ into ‘Hell on Sea’? Salloum doesn’t seem to be close to an answer, despite the thousands of film fragments that he has collected in the past few years about what you could irreverently call ‘the Arabic question’. The subject is never the question itself, but the way the western media report it: the stereotypes that are used and the simplifications which ultimately lead to falsifications.
| www.wwvf.nl (archive 1987, 1988, 1994)