MINNETTE VÁRI
WANG GONGXIN
S. DíAZ MORALES
QUIRYNEN LAMBRECHTS MISSOTTEN
MARTIJN VELDHOEN

ÉDER SANTOS

LUIGI RIZZO

Noir (Italia | Italy, 2004) prémiere Video Village | 3 min. loop

Luigi Rizzo (Roma, 1971) si occupa di design e videoarte. Nel 2002 realizza il suo intervento più importante, una videoinstallazione ‘site specific’ in occasione della mostra ‘Sonicity’ presso il Corviale a Roma, intitolata “Clessidra”. Nel 2003 viene selezionato per il PS1 Italian Studio Program. Il suo lavoro è incentrato sul tema dello spazio, sia fisico che mentale, e sul problema della percezione visiva.

Luigi Rizzo (Rome, 1971) is interested in design and video art. In 2002 he made his most important work, a site-specific video installation for the exhibition ‘Sonicity’, in Rome, called “Clessidra”. In 2003 he WAS selected for the PS1 Italian Studio Program. All his work is focused on the theme of the space, real and mental, and on the problem of visual perception.

Sul pavimento incontriamo l’ombra di una finestra. La serranda è semichiusa, le piante all’esterno lasciano filtrare la luce del sole. Nelle piccolissime aperture della serranda qualcosa vibra, centinaia di frammenti di film noir. Istintivamente siamo portati a cercare con gli occhi la finestra vera, da cui proviene l’ombra sul pavimento. Ma presto ci rendiamo conto che la finestra non c’è, che si tratta di una finzione. “Noir” traccia una soglia tra due ambienti: la sala reale è l’universo proiettato della finzione, in bilico tra la realtà e la proiezione delle proprie fantasie. Come in molti altri suoi lavori, ad esempio “Rêverie” (presentato nel monitor “Video Village Italia 2: paesaggi della mente”), l’artista compie una riflessione sullo spazio, inteso però come spazio mentale. I frammenti ricavati dalla realtà e le immagini che abbiamo davanti si caricano di significati che superano il dato oggettivo, mettendo in crisi le nostre certezze percettive e la possibilità di definire con certezza ciò che abbiamo davanti.

We see the shadow of a window on the floor. The shutter is half-closed, the plants outside let the sun light in. In the very small slits of the shutter, something is vibrating, hundreds of fragments of noir movies. Instinctively we look for the real window, but immediately we realize that there are not any windows, that it is a fiction. “Noir” traces a threshold between two spaces: the reality of the room and the projected universe of the fiction, in the balance above the reality and the projection of our own fantasy. Like in many other videos of Rizzo, for exemple “Rêverie”, the artist reflects on space, as in the meaning of mental space. The fragments from reality and the images we see in front of us do not simply refer to the truth, but they question our perception and doubt the possibility of our saying that something is exactly what it seems.


LUIGI RIZZO